Laurea in relazioni internazionali: quali sono i sbocchi lavorativi?

Scegliere il corso di laurea più adatto è un’operazione estremamente delicata, da effettuare con la massima attenzione e la giusta consapevolezza, dal momento che tale decisione darà probabilmente un indirizzo definitivo alla propria vita. Per questo è bene, prima di operare la scelta, avere ben chiari non solo quali siano le proprie aspirazioni e capacità, ma anche quali sbocchi lavorativi offra un determinato corso di laurea.
In questo articolo ci focalizzeremo in particolare sulla laurea in Relazioni Internazionali, un prestigioso corso in grado di formare individui dalla spiccata ‘consapevolezza globale’ e dalla marcata capacità di comprendere appieno le dinamiche sociali in un contesto internazionale.

 

Consultando la pagina del corso di laurea in Relazioni Internazionali dell’università Unicusano, emerge che il percorso formativo fornisce agli studenti conoscenze e competenze multidisciplinari in diversi ambiti : da quello politologico a quello storico, da quello giuridico a quello socio-economico. La collocazione più ambita da chi sceglie di seguire questo corso di laurea è probabilmente quella diplomatica all’interno delle ambasciate, che tuttavia richiede una laurea di secondo livello, il superamento di diverse prove selettive e, se l’aspirazione è quella di diventare ambasciatore, una carriera di almeno vent’anni.

 

Molto coerente con la laurea in Relazioni Internazionali è la carriera politica, sia a livello locale che nazionale, ed in particolare all’interno delle istituzioni europee; in questo caso un approccio plausibile è quello di iniziare come assistente di un eurodeputato. Altra collocazione tanto ambita quanto realistica è quella di operatore nelle organizzazioni internazionali, come le Nazioni Unite od una delle sue tante agenzie specializzate, quali ad esempio la FAO (che ha l’obbiettivo di migliorare l’alimentazione a livello globale e tutelare i settori di allevamento ed agricoltura) o l’UNICEF (che si occupa di salvaguardare i diritti dell’infanzia). È poi piuttosto frequente la collocazione dei laureati in Relazioni Internazionali all’interno delle ONLUS ed in particolare delle organizzazioni non governative (ONG).
Il livello di competenze che questo corso di laurea garantisce, consente poi di intraprendere la carriera giornalistica, anche se in questo caso sarà necessario, dopo il conseguimento della laurea, anche un periodo di apprendistato professionalizzante e la successiva iscrizione all’albo.
Sebbene la laurea in Relazioni Internazionali non abiliti all’insegnamento nelle scuole pubbliche, è possibile diventare formatore per la pubblica amministrazione o lavorare per conto di una agenzia di formazione privata. Infine, i laureati in Relazioni Internazionali risultano sempre più richiesti all’interno delle grandi aziende di respiro internazionale, con particolare riferimento alla vendita di prodotti finanziari ed assicurativi.

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