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Prestito per badanti: requisiti e come ottenerlo

Chi lavora come badante o colf può accedere a dei prestiti, ma le soluzioni disponibili sono più limitate rispetto destinate ad altre categorie di lavoratori e le possibilità che un prestito venga effettivamente erogato dipende anche dal livello contrattuale.

Infatti, la determinazione dell’erogazione di un prestito a una badante dipende dal tipo contratto attivo, ma vediamo più nello specifico come ottenerlo.

Tipologie di prestiti per bandati

Le badanti, le colf e le collaboratrici domestiche possono fare richiesta di un prestito personale se il contratto di lavoro è regolare, ed è in base alla tipologia dello stesso, che verrà determinata la somma che potrà essere effettivamente percepita, insieme al tasso di interesse della rata mensile.

Ricordiamo che chi ha un contratto da lavoratore dipendente può accedere alla cessione del quinto dello stipendio, possibilità aperta anche alle badanti con contratto a lungo termine.

Non è accessibile solo se la busta paga è troppo bassa o la colf o badante è assunta da poco tempo.

In ogni caso si può comunque procedere con la richiesta del prestito, anche senza garanzia, ma l’entità sarà stabilita dal contratto di lavoro, così come la base economica ritenuta affidabile.

A chi chiedere un prestito per badanti

I prestiti personali per badanti possono essere richiesti anche online, ci sono diverse società finanziarie che procedono all’erogazione anche in meno di 48 ore dopo aver controllato che la richiedente abbia i requisiti minimi per accedervi.

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Uno degli istituti a cui rivolgersi è Poste Italiane, che mette a disposizione prestiti per badanti bancoposta con mini finanziamenti di 3.000 euro, ma è obbligatorio aprire un conto corrente BancoPosta.

Il prestito BancoPosta può essere accredito sulla Postepay Evolution o la Postapay Standard, che potranno essere utilizzate per prelevare i soldi al Bancomat.

Altra soluzione da considerare è Extrabanca, usata soprattutto da badanti e colf straniere, che permette l’ottenimento di prestiti fino a 25.000 euro, un’ottima scelta per i lavoratori non italiani e per chi ha bisogno di liquidità immediata, perché generalmente i tempi di lavorazione della pratica e di accredito sono abbastanza rapidi.

C’è poi l’opzione carta Revolving che viene erogata dalle banche e dalla maggior parte degli istituti di credito, che permettono di ricevere fino a 3.000 euro senza vincoli. Non sono previsti addebiti di spese mensili ma solo rate di uguale importo per coprire l’intero debito.

Quanto è possibile ottenere con un prestito per badante?

La somma dipende dallo stipendio del lavoratore, di solito, gli importi facilmente richiedibili con un prestito per badante vanno da 500 fino a 5.000 euro. In base alla capacità finanziaria del soggetto richiedente, è la banca a determinare le somme erogabili e gli interessi applicabili.

Documenti necessari per richiedere il prestito

La documentazione per richiedere un prestito personale per badante può variare in base all’istituto finanziario scelto, ma in generale, sono necessari:

  • Un documento d’identità valido o il passaporto
  • Il certificato di residenza
  • La tessera sanitaria
  • L’ultima busta paga
  • La copia del contratto di lavoro
  • Il permesso di soggiorno per le badanti o colf straniere.
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Cosa succede se la badante o la colf risulta un cattivo pagatore?

Chi risulta iscritto al CRIF non si vede negata a prescindere la possibilità di ottenere un prestito, ma i tempi di attesa sono lunghi, fino a 30 giorni.

L’iscrizione nella lista può dipendere da diverse cause, ma in caso di errore, il lavoratore ha il diritto di richiedere la cancellazione dal CRIF. Risultare come cattivi pagatori è una svantaggio se si ha necessità di accedere a un prestito o finanziamento, soprattutto se si sta vivendo un momento di difficoltà economica.

In ogni caso, la badante che risulta cattivo pagatore può rivolgersi a un istituto di credito e far valutare la propria situazione, in alcuni casi le banche concedono piccoli prestiti a fronte della presentazione di un garante o di garanzie alternative.

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