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Come funzionano gli ETF a leva

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Spesso sentiamo parlare di ETF a leva in ambito finanziario e, diciamocela tutta, tranne che non siamo degli investitori professionisti, degli addetti ai lavori o dei giornalisti che operano nel settore, è difficile che riusciamo ad avere una conoscenza piena dell’argomento rappresentato dagli ETF a leva e da tutto quanto vi sia più o meno strettamente conness. A conti fatti, per esempio, una delle prime precisazioni che è opportuno formulare ogni qual volta parliamo di ETF a leva e non solo è quella che riguarda la varietà di questo strumento finanziario. Nel senso che oggi esistono molteplici tipologie di ETF e che, tra queste, un peso notevole lo hanno gli ETF a leva.

 

Come funzionano gli ETF a leva: le differenze con gli ETF tradizionali

Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, procediamo con ordine e iniziamo a comprendere alcuni degli elementi di base che più potrebbero esserci di aiuto e di sostegno nel corso della nostra disanima in materia di ETF Borsa a leva e di tutto quanto vi sia più o meno strettamente connesso, una disanima la nostra abbastanza sintetica per le ben note ragioni di spazio. In primo luogo però, prima ancora di analizzare gli ETF a leva nello specifico, occorre definire i potentissima sintesi cosa sono gli ETF in generale. Gli ETF sono dei fondi di investimento che vengono però negoziati in Borsa come fossero delle azioni e che sono caratterizzati da una gestione completamente passiva e computerizzata che ha lo scopo di replicare il benchmark.

Tra gli EFT a leva più popolari, sempre nella categoria Mercato Etfplus, possiamo annoverare Lyxor Etf Levdax, Dax 5X Short, Lev MIB.

Come funziona un ETF a leva: pregi e difetti

Alla base degli ETF a leva, vero e proprio strumento speculativo a tutti gli effetti, c’è fondamentalmente la volontà di non replicare il benchmark ma di fare di più ampliandone la variazione e, in questo modo, ampliando anche i propri guadagni, almeno sulla carta. Negli ETF l’obiettivo è replicare il benchmark, negli ETF a leva, invece, avviene un azzeramento quotidiano che cambia il meccanismo di fondo: perché, una volta determinata la variazione dell’indice a fine giornata, questo dato viene moltiplicato per il coefficiente a leva. Anche di qui il nome ETF a leva.

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