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Le novità service tax

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Le novità service tax sono particolarmente dibattute in questi giorni. Del resto, in seguito all’approvazione del decreto Imu che ha quasi completamente cancellato gli obblighi di pagamento dell’Imu, una delle tasse più controverse degli ultimi decenni anche a causa del legame a doppio filo che tiene insieme i contribuenti italiani e le loro case di proprietà, la polemica politica dei favorevoli e contrari ha spostato il suo fulcro di dibattito in un’altra direzione, vale a dire in direzione delle novità service tax in seguito all’abolizione dell’Imu. Del resto le novità service tax sono la conseguenza più evidente dell’abolizione dell’Imu.

Le novità service tax: l’abolizione dell’Imu

Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, procediamo con ordine e iniziamo a considerare i principali profili delle novità service tax. La prima considerazione da fare in merito è che le novità service tax sono sì la conseguenza principale dell’abolizione del pagamento dell’Imu, ma che, non per questo, sono la trascrizione identica nella sostanza e diversa solo nella forma della precedente tassa. Infatti, a ben guardare, le differenze tra Imu e novità service tax ci sono, basta saperle riconoscere. E si tratta di differenze non solo formali ma anche sostanziali in quanto le novità service tax tendono a coprire ambiti differenti da quelli di stretta competenza dell’Imu.

Le novità service tax: TARI e TASI

Le novità service tax prevedono in primo luogo una biforcazione iniziale, vale a dire una suddivisione in due: la nuova tassa, nei fatti, sarà divisa in due e coprirà l’ambito dei rifiuti e dei servizi indivisibili. Per quanto riguarda i rifiuti si parlerà di TARI, per quanto concerne i servizi indivisibili le novità service tax introducono la TASI. La TARI nasce dalla concezione di base propria delle novità service tax, vale a dire il concetto del chi inquina paga e prevede la fissazione di aliquote parametrate dal Comune di residenza in base alla superficie. La TASI, che comprende polizia municipale, illuminazione, arredo urbano e giardini pubblici, sarà a carico di chi occupa fabbricati e il Comune di residenza potrà calcolare le aliquote o in base alla superficie o in base alla rendita catastale secondo le novità service tax. 

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