Il rating di Cipro: taglio e conseguenze

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Il rating di Cipro è stato tagliato e, in modo più che scontato, è stato un taglio al ribasso. In effetti che il rating di Cipro fosse tagliato è fatto noto e, ripetiamo, facilmente intuibile, ma si tratta di quegli avvenimenti che, seppur ventilati da più parti e immaginati anche solo per buon senso, producono comunque delle conseguenze ulteriori al momento in cui sono resi pubblici ed ufficiali. Possiamo dunque dire che il rating di Cipro è stato rivisto al ribasso e che tale revisione ha portato con sé un ulteriore decadimento delle già problematiche condizioni economiche dell’isola.

Il rating di Cipro: CCC con outlook negativo

Iniziamo, come nostra buona abitudine, dall’esame dei dati. Il rating di Cipro è stato tagliato e, precisamente è passato da CCC+ (ad onor del vero il rating di Cipro era già fortemente e palesemente a rischio) a CCC. E, inoltre, il rating di Cipro con un outlook negativo, come a dire che non ci sono speranze per i prossimi mesi, o comunque, al momento, gli analisti non vedono soluzioni praticabili per il risanamento del rating di Cipro nel breve periodo. Alla base del taglio del rating di Cipro promosso e portato a termine dai tecnici di una delle più conosciute ed autorevoli agenzie di rating come Standard & Poor’s vi sono oltre alle lampanti condizioni del momento, anche le previsioni per quanto riguarda il rischio, ai loro occhi concreto, di un vero e proprio default bancario disordinato.

Il rating di Cipro: rischio prelievo forzoso

Nell’ambito del discorso sul rating di Cipro, ha un peso specifico consistente anche la vicenda che ruota intorno al prelievo forzoso. L’ipotesi di prelievo forzoso ventilata da più parti prima del taglio del rating di Cipro non coinvolgerebbe ad ogni modo i conti correnti con saldo medio inferiore ai 100 mila euro.

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