Il rapporto di Moody’s sull’Italia

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Il rapporto di Moody’s sull’Italia non fa ben sperare. Anche se, con occorre anche mettere a fuoco come il tono del classico rapporto di Moody’s sul nostro Paese non si stato estremamente positivo in nessun frangente della nostra attività politica, anche quando, per intenderci, il fantasma della recessione era lontano anni luce dal nostro Paese. E quindi, è facile immaginare come, in un contesto politico ed economico come quello che stiamo vivendo in questi ultimi mesi e queste ultime settimane, il più recente rapporto di Moody’s sull’Italia sia abbastanza allarmante. Tutto sta, dunque, nel saper leggere i numeri derivanti dal più recente rapporto di Moody’s sul nostro Paese per poi contestualizzarne anche gli effetti.

 

Il rapporto di Moody’s sull’Italia: il contenuto di base

Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, procediamo con ordine e iniziamo a comprendere alcuni degli elementi di base che più potrebbero esserci di aiuto e di sostegno nel corso della nostra disanima in materia di rapporto di Moody’s, dei suoi contenuti e delle modalità di interpretazione più o meno utili al nostro scopo. In effetti saper leggere un rapporto di agenzia di rating e, più nello specifico, il rapporto di Moody’s sull’Italia non è certo un’impresa difficile. Diventa semmai cosa più difficile individuare le principali conseguenze che la pubblicazione di un rapporto di Moody’s sull’Italia può generare dal punto di vista economico.

 

Il rapporto di Moody’s sull’Italia: le conseguenze e le interpretazioni

A questo punto, scendendo un po’ di più nei particolari, ci conviene misurare il contenuto specifico del rapporto di Moody’s, le sue stime tanto sul prodotto interno lordo quanto sul rapporto tra deficit e pil. E, in questo caso, la scelta più giusta consiste nel partire dai numeri che, nel caso di un rapporto di Moody’s come in altri casi di questo tipo, non mentono mai. In effetti i numeri contenuti nel più recente rapporto di Moody’s sull’Italia sono di facile ed immediata lettura: nel 2014 la crescita congiunturale italiana sarà negativa attestandosi sul -0,1%. E, allo stesso tempo, il target di deficit previsto nel rapporto di Moody’s per l’anno in corso è pari al 2,7%, leggermente più alta rispetto ai dettami provenienti da Bruxelles. 

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