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Come aprire una rivendita di pane

Secondo recenti indagine e ricerche di settore, il mestiere del panettiere è uno dei più ricercati e apprezzati all’interno di un panorama lavorativo che assume sempre meno personale.
Ben retribuito e decisamente molto stimato, infatti, opera all’interno di quella che è la produzione di uno degli elementi cardine e senza dubbio più importanti della tradizione del nostro Paese.

aprire una rivendita di pane

Chi rinuncerebbe mai alla sua buona pagnotta di pane quotidiano? In aggiunta poi a quella che è la continua domanda di pizza, biscotti e di altri numerosissimi prodotti da forno, c’è proprio da star certi che aprire una rivendita di pane non può che recare una fonte certissima di guadagno.

Nei prossimi paragrafi parleremo dei requisiti necessari per fare rivendita di pane, cosa occorre e quali sono i guadagni medi.

Rivendita di pane: requisiti

Per aprire una rivendita di pane bisogna seguire dei passaggi precisi per evitare di commettere degli errori che possono comportare anche pesanti sanzioni.

Nello specifico, occorre:

  • Aprire la partita IVA
  • Fare l’iscrizione nel Registro delle Imprese o all’Albo delle Imprese Artigiane alla Camera di Commercio
  • Iscriversi all’INPS commercianti
  • Inviare la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) al Comune
  • Completare il corso HACCP

Apertura della Partita IVA e iscrizione al Registro delle Imprese

Per iniziare formalmente l’attività è necessario aprire una Partita IVA tramite l’Agenzia delle Entrate (può essere fatto online, tramite un intermediario o commercialista). Dopo l’apertura, si registra l’attività al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio della provincia competente. In questa fase si specifica il codice ATECO (ad esempio 47.24.10 per la vendita di pane).

Iscrizione all’Albo delle Imprese Artigiane

Se l’attività di rivendita di pane prevede anche la produzione artigianale del pane è obbligatorio iscriversi all’Albo delle Imprese Artigiane. Un passaggio che prevede alcuni requisiti professionali, competenze specifiche e, in alcuni casi, la nomina di un responsabile tecnico. Per poter essere definita un’impresa artigiana  è necessario che l’attività risponda ad alcuni criteri come l’uso prevalente del lavoro manuale e il personale, sarà la Camera di Commercio ad accertarsi di quest’ultimi.

Presentazione della SCIA al Comune

Prima di aprire la rivendita di pane bisogna inviare la SCIA al SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) del Comune in cui si trova il locale. Con questa segnalazione è possibile iniziare subito l’attività, a patto che si rispettino tutti i requisiti igienico-sanitari, urbanistici e di sicurezza. La SCIA può essere inviata telematicamente, spesso integrata con quella della Camera di Commercio.

Autorizzazione sanitaria e corso HACCP

Per la vendita di generi alimentari è obbligatoria l’autorizzazione sanitaria da parte dell’ASL. È inoltre necessario che il titolare (e gli eventuali dipendenti) abbiano frequentato e superato con esito positivo il corso HACCP, che certifica le competenze in materia di igiene alimentare, prevenzione della contaminazione e corretta conservazione degli alimenti.

Iscrizione a INPS e INAIL

Chiunque apre un’attività deve fare l’iscrizione alla gestione previdenziale INPS per il versamento dei contributi obbligatori. Inoltre, va effettuata l’iscrizione all’INAL per coprire eventuali infortuni sul lavoro. Queste due iscrizioni possono essere fatte nello stesso momento dell’apertura della Partita IVA tramite Comunicazione Unica.

Locale commerciale e attrezzature

Il locale per rivendita del pane deve avere destinazione d’uso per attività commerciale o artigianale, ed essere dichiarato agibile, dotato dei servizi igienici per il personale e rispettare tutte le norme antincendio, igieniche, di sicurezza e accessibilità.

Qualora si prevedano lavorazioni alimentari, tutte le superfici devono essere lavabili, con flussi di lavorazione separati e attrezzature a norma.

Anche se non si produce il pane da zero, per rivendere pane precotto o congelato occorrono: forno ventilato, armadio frigorifero, abbattitore, banco refrigerato per l’esposizione. Le attrezzature devono rispettare i requisiti HACCP e garantire la conservazione igienica e sicura dei vari prodotti.

Quali sono i guadagni di un negozio di rivendita pane?

Una attività di rivendita pane in Italia ha un fatturato annuo molto variabile, i piccoli panifici nelle città di dimensioni medie o nelle zone rurali possono generare dai 50.000 ai 120.000 euro all’anno.

Dal fatturato vanno sottratti tutti i costi di gestione, delle materie prime e delle tasse, il guadagno effettivo può oscillare tra i 25.000 e gli 85.000 euro.

1 commento su “Come aprire una rivendita di pane”

  1. Gentili Signori, ho bisogno del vostro aiuto dei dei vostri consigli.
    da 20 anni lavoro nel settore della ristorazione ed ora vorrei aprire una rivendita di pane e prodotti alimentari nel veneziano , comune di noale o salzano. una volta individuato il negozio che potrebbe fare al caso mio quali sono i passi successivi da fare? a chi mi devo rivolgere per permessi, autorizzazioni ecc? e per capire a che tipo di spese vado incontro? secondo voi un negozio di 35 o di 65 mq sono troppo piccoli per questo tipo di attività.? premetto che vorrei gestirlo da sola massimo in due persone.
    in anticipo vi ringrazio infinitamente

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