Prestito ponte: di cosa si tratta effettivamente?
In definitiva, però, cosa intendiamo per prestito ponte?
Si tratta di un finanziamento con scadenze ravvicinate, che viene rilasciato preliminarmente da alcune istituzioni sovranazionali per affrontare un particolare momento delicato dell’Italia: spesso, si tratta di porre rimedio a situazioni in cui un paese non riesce ad affrontare le necessità di cassa oppure i termini di scadenza del debito.
Il prestito ponte, quindi, è un finanziamento che viene rilasciato per un periodo temporale circoscritto e serve essenzialmente a svolgere una funzione di garanzia per la solvibilità del paese (l’Italia, in questo caso), che lo incamera attendendo una negoziazione del prestito con una scadenza maggiore.
Prestito ponte: verrà usato nel caos pensioni in Italia?
Dal punto di vista previdenziale, i progetti italiani hanno sempre creato un grande caos e poco altro: vedremo anche questa nuova situazione come si evolverà, ma la sensazione di essere continuamente un cantiere aperto non ce la toglierà mai nessuno.
Il discorso pensioni include anche un progetto ventilato da diversi mesi, che risponde al nome di prestito ponte pensionistico: in poche parole, si starebbe valutando l’idea di istituire un sistema di pensionamento flessibile ed anticipato, ripercorrendo un po’ le orme di un prestito pensionistico.
Un prestito ponte che comporterebbe comunque per il destinatario l’onere di restituzione, con una trattenuta piuttosto limitata, dopo aver raggiunto la pensione in relazione ai requisiti necessari.
L’ex ministro del Welfare, Enrico Giovannini, aveva a lungo discusso dell’ipotesi del prestito ponte e da tempo è un argomento sul tavolo di sindacati ed associazioni imprenditoriali.
Il ricorso al prestito ponte pensionistico, in questo caso, è rivolto a tutti coloro che hanno intenzione di abbandonare il posto di lavoro due anni prima rispetto a quanto previsto per legge, potendo ricevere un assegno (che rappresenta l’80% dello stipendio) che viene erogato dall’Inps.
Questa sorta di finanziamento dovrà essere proprio restituita una volta che il lavoratore raggiunge l’età pensionabile: in soldoni, si tratta di una trattenuta pari al 10-15% sulla pensione.
L’obiettivo di un prestito ponte pensionistico, quindi, è sostanzialmente quello di evitare la creazione di nuovi esodati, ovvero lavorati che vengono licenziati a pochi anni dall’età pensionabile e che, di conseguenza, si ritrovano senza stipendio, ma pure senza tutela previdenziale.