La monetizzazione del debito pubblico

monetizzazione del debito pubblicoLa monetizzazione del debito pubblico è un’operazione effettuata dalla banca dello stato: si tratta di emettere nuovi contanti in circolo per pagare il proprio debito pregresso, non pagando l’interesse. In questo modo lo stato svaluta i suoi contanti e può pagare con calma il suo debito, vedendosi ridurre l’interesse applicato. Per questo la monetizzazione del debito pubblico viene chiamata in Economia anche monetizzazione del deficit. Oggi, però, lo stato non può emettere contanti da solo, per l’unione economica, deve richiedere l’emissione di nuovi contanti alla BCE, attraverso l’acquisto di titoli di stato di debito (cosa che Draghi ha già fatto per l’Italia una volta entrato alla BCE). In pratica, la BCE paga il nostro debito attraverso la monetizzazione del debito pubblico con un tasso di interesse agevolato per l’Italia e noi emettiamo nuovi contanti sul Mercato in piena crisi economica.

A cosa serve la monetizzazione del debito pubblico?

La monetizzazione del debito pubblico serve a far girare l’Economia di uno stato: in pratica, serve a ridurre il debito che abbiamo con la BCE e non solo. La nuova emissione di contanti, però, ci costringe, in piena crisi economica, ad aumentare i consumi, perché i nuovi contanti devono circolare. In alternativa, aumenta l’inflazione e i beni di prima necessità costano di più sul Mercato, così come l’interesse applicato su un prestito per una famiglia o un’impresa. La monetizzazione del debito pubblico diventa, quindi, un’arma a doppio taglio, che va approfondita al ministero dell’Economia prima di essere approvata (peccato che lo stato abbia dato il via lo scorso anno a questa operazione con l’acquisto dei titoli della BCE).

I rischi della monetizzazione del debito pubblico

Oltre all’inflazione, tra i rischi della monetizzazione del debito pubblico c’è la possibilità da parte dello stato di non poter pagare il proprio debito o di non avere crescita sufficiente per riscattare i titoli di stato, con conseguenze pesantissime sull’Economia italiana.

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