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Come chiudere la Partita IVA

In Italia per svolgere determinate professioni è necessario essere in possesso della Partita IVA. Quest’ultima chiaramente ha un costo, non solo per l’apertura (solo in alcuni casi), ma anche per la relativa gestione.

Pertanto, in caso di cambio lavoro, di pensionamento oppure di tanti altri motivi ancora, potrebbe sorgere la necessità per il titolare della stessa di chiuderla e di evitare spese inutili.

chiusura partita iva

Ma come si chiude la partita iva? Diversamente da quello che si potrebbe pensare è necessario seguire una determinata procedura e, in alcuni casi, sostenere determinati costi.

I moduli necessari

Per chiudere la partita iva è necessario compilare un apposito modulo, entro 30 giorni dalla data di cessazione dell’attività lavorativa.

Il modello AA9/12 va compilato in caso di persone fisiche (quindi imprese individuali e lavoratori autonomi).

Per tutti gli altri soggetti diversi dalle persone fisiche c’è il modello AA7/10. Entrambi i moduli vanno compilati seguendo le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate, barrando la casella 3 del quadro A ed inserendo il numero di partita IVA e la data di conclusione delle attività.

L’Agenzia delle Entrate, inoltre, ha messo a disposizione dei software che permettono di compilare in maniera semplice il modulo e renderlo pronto online.

Come comunicare all’agenzia delle entrate la chiusura della Partita IVA

Ci sono tre modalità per comunicare all’agenzia delle entrate la chiusura della partita iva, con l’apposito modello. Ci si può presentare di persona presso un ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate, prenotando un appuntamento online.

In alternativa, è possibile delegare un’altra persona. La seconda modalità è la raccomandata, da inviare a qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate: in questo caso è necessario allegare un documento di identità in corso di validità.

Il terzo metodo è la PEC (Posta Elettronica Certificata). Bisogna scrivere nell’oggetto “Cessazione attività” ed allegare la copia di un documento. Anche in questo caso, la richiesta può essere inviata ad una qualsiasi Direzione Provinciale. Sia in caso di raccomandata che di PEC, le dichiarazioni si considerano presentate nel giorno di invio.

Chiusura della Partita IVA di una ditta individuale

Quando una partita IVA è iscritta anche al registro delle imprese, per cessarla bisogna avvalersi della piattaforma di Comunicazione Unica, messa a disposizione dal Registro delle Imprese.

Questo software permette di chiudere con una procedura unica tutte le posizioni, quindi anche l’iscrizione alla Camera di Commercio, INPS ed INAIL.

Chiusura d’ufficio

La partita iva può essere chiusa d’ufficio dall’Agenzia delle Entrate, se non è stata esercitata attività di impresa o professionale nelle tre annualità differenti, come stabilito dai commi 44 e 45 dell’articolo 7-quater del Dl 193/2016. (Verifica se la Partita IVA è attiva).

L’Agenzia delle Entrate identifica le partite Iva da cessare sulla base dei dati a sua disposizione, presenti nell’Anagrafe tributaria. Il processo di chiusura, in questo caso, si articola in tre fasi:

  • L’Agenzia delle Entrate invia una raccomandata con avviso di ricevimento, contenente la comunicazione preventiva della chiusura della partita iva al soggetto individuato attraverso i dati;
  • Il destinatario può rivolgersi entro 60 giorni dalla ricezione della raccomandata ad uno degli uffici dell’Agenzia delle Entrate, per chiarire la propria posizione ed eventualmente richiedere la riattivazione della partita iva;
  • Gli uffici, a questo punto, possono archiviare la comunicazione di chiusura della partita iva oppure rigettare l’istanza, in base ai documenti presentati dall’interessato. In questo caso, però, devono motivare il diniego.

Quanto costa chiudere la Partita IVA

Per i professionisti e le imprese non iscritte al registro delle imprese, la chiusura della partita iva è gratuita.

È prevista, invece, una marca da bollo da 17,50 euro per le ditte individuali iscritte al registro delle imprese, da pagare entro 30 giorni dalla cessazione dell’attività. Non ci sono, però, sanzioni in caso di mancata comunicazione di cessazione attività dal 2017.

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