Allo studio la riforma fiscale


Il neo presidente del consiglio Mario Monti è stato abbastanza chiaro al riguardo: niente lacrime e sangue ma un po’ di sacrifici saranno chiesti ai contribuenti in modo tale da rendere possibili le misure di sviluppo economico ed il risanamento del debito pubblico. In particolare si punta ad adempiere a quanto richiesto dalla comunità europea e a tenere fede alle promesse fatte attraverso la lettera inviata all’Ue nei giorni scorsi.

Monti ha illustrato ai suoi interlocutori quale sarà il piano di interventi per quanto riguarda lo Stato Italiano, in particolare si agirà su di un doppio binario, il primo punto è un piano incisivo di riforme per quanto riguarda la crescita e l’equità sociale ( ciò significa che dovrebbero essere intraprese azioni in merito all’eliminazione di diversi privilegi appartenenti alla casta) e l’altro riguardante il ferreo controllo dei conti e della finanza pubblica.

Il menù di interventi è abbastanza ricco e probabilmente si partirà proprio con l’allungamento dell’età pensionabile per poi passare a nuovi interventi in altri campi. Probabile una ricognizione per individuare gli immobili da smobilizzare, infatti da quest’operazione lo Stato intende incassare almeno 5 miliardi di euro, e la diminuzione del personale in forze alla pubblica amministrazione come anche la riduzione degli uffici pubblici, riduzione che riguarda la sede fisica ed imposta da un piano di tagli e riduzione dei costi, produrrà sicuramente degli effetti.

Subito dopo gli interventi nel campo previdenziale ed in quello immobiliare si prevedono altri giri di vite in tema di concorrenza. Le liberalizzazioni largamente invocate da un nutrito numero di cittadini, non riguarderanno solo ordini professionali e liberi professionisti ma investiranno numerosi settori.  Infatti il neo premier ha in mente diversi interventi soprattutto nel campo di energia, telecomunicazioni, trasporti, assicurazioni, rete di distribuzione dei carburanti ed attività degli esercizi commerciali. Inoltre si prevede anche di riformare la legge in tema di concorrenza e di intervenire in modo tale da aumentare la trasparenza e la concorrenza.

Oltre al continuo monitoraggio del debito pubblico inoltre si prevede di intervenire in tema di evasione fiscale in modo tale da riuscire a reperire ulteriori risorse.

 

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