Notizie agghiaccianti giungono dall’Europa e, precisamente, dall’isola di Cipro che, per fronteggiare la crisi economico-finanziaria ed evitare la bancarotta, ha prospettato quello che tutti ormai definiscono il prelievo forzoso dai conti correnti 2013.
Nonostante in campagna elettorale l’attuale premier Anastasiades aveva assicurato che alcun risparmio della popolazione sarebbe stato toccato, ad oggi un provvedimento fissa al 6,75% (per quei conti fino a 100.000 euro) e al 9,9% (per conti superiori a 100.000 euro) il prelievo forzoso dai conti correnti 2013. Tali risparmi, per la precisione, serviranno a pagare un prestito di 10 miliardi di euro che l’isola mediterranea ha chiesto all’Unione Europea.
Terrore tra i ciprioti: il prelievo forzoso dai conti correnti 2013
Il mese di marzo, dunque, si conclude a Cipro con banche chiuse, bancomat disattivati e tanta, tanta paura tra i ciprioti: questi, in effetti, sono gli effetti scatenati dal provvedimento di prelievo forzoso dai conti correnti 2013.
Ma tutta l’Europa, specialmente quei Paesi che ancora non riescono a risollevarsi dalla pesante crisi economica degli ultimi anni, trema e si chiede se il suo destino possa essere mai lo stesso. Prima la Grecia, poi Cipro: l’Europa non riesce proprio a dormire sonni tranquilli. E in Italia? C’è o ci sarà mai il rischio di prelievo forzoso dai conti correnti 2013?
L’Italia e il rischio di prelievo forzoso dai conti correnti 2013
Ovviamente, anche in Italia c’è che si chiede se mai e poi mai il rischio di prelievo forzoso dai conti correnti 2013 possa diventare realtà.
L’opinione pubblica, al momento, non si è ancora pronunciata, nonostante c’è chi fa già notare che, in realtà, con tutte le imposte e le tasse che gli italiani sono stati costretti a pagare negli ultimi mesi, una sorta di prelievo forzoso dai conti correnti 2013 è già avvenuto da tempo.
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