I Paesi Black List

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In molti casi abbiamo sentito parlare di Paesi Black List con riferimenti più o meno corretti ad una serie di argomenti tendenzialmente tutti ascrivibili alla questione finanziaria. Del resto anche solo al livello di immaginario comune il concetto di Black List rimane legato a doppio filo a quello di paradiso fiscale, di esportazione di capitale all’estero e di una serie di norme sempre molto discutibili se non assolutamente fuori legge in base a come la legge del nostro Paese disciplina la materia finanziaria in tema di Paesi Black List. E come disciplina Paesi Black List 2013, Paesi Black List Svizzera, Paesi Black List Lussemburgo, Paesi Black List Agenzia Entrate, Black List Paesi 2010 Elenco, Elenco Nazioni Black List.

I Paesi Black List: la legge italiana

La prima considerazione da fare in materia di Paesi Black List è la seguente, vale a dire che seppur vi sono una serie di accordi e di documenti internazionali che descrivono ed individuano le caratteristiche principali dei Paesi Black List e le loro peculiarità, è comunque una legge italiana che descrive quali sono i Paesi Black List considerati tali dalle autorità italiane. Infatti, in successione cronologica, sono differenti i documenti che parlano di tali Paesi: il primo in materia, ad esempio, è addirittura un decreto del ministero delle Finanze del maggio del 1999 poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Ovviamente, in maniera intuibile, nel corso degli anni si è sedimentata una discreta giurisprudenza in materia.

I Paesi Black List: le differenze

Allo stato delle cose, il riferimento giuridico vigente in tema di Paesi Black List per quanto riguarda il nostro Paese è un decreto ministeriale del gennaio del 2002 nell’ambito del quale compare un dettagliato elenco di nazioni straniere suddivise in: paradisi fiscali assoluti, paradisi fiscali con esclusioni (vale a dire con privilegi riconosciuti solo in base a determinate tipologie di attività svolte all’interno dei loro confini) e Regimi agevolati si Stati o a fiscalità non privilegiata. E il nostro Paese prevede una disciplina diversa a seconda della posizione occupata all’interno dei Paesi Black List.

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