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L’aumento di capitale di Rcs

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L’aumento di capitale di Rcs Mediagroup è stato annunciato da qualche tempo ed è la risposta più netta e decisa che gli azionisti hanno saputo proporre rispetto alla crisi del gruppo editoriale. In effetti un aumento di capitale di Rcs Mediagroup è stata la risposta al piano di esuberi che il gruppo editoriale Rcs Mediagroup aveva comunicato nel corso delle scorse settimane: si trattava di un piano di esuberi pari al taglio di 800 dipendenti distribuiti tra tutte le testate del gruppo e, quindi, in Italia, concentrati tra Il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport.

L’aumento di capitale di Rcs: la prima mossa

L’aumento di capitale di Rcs Mediagroup è un super aumento, potremmo dire. E potremmo anche definire l’aumento di capitale di Rcs Mediagroup come un primo intervento. Il disegno generale di cui il più recente aumento di capitale di Rcs Mediagroup fa parte, prevede un aumento di capitale complessivo che si aggira intorno ai 600 milioni di euro e che diventerà effettivo nel corso dei prossimi anni (si prevede entro la fine del 2015). Di questi 600 milioni, l’aumento di capitale di Rcs Mediagroup di cui stiamo parlando copre circa 400 milioni.

L’aumento di capitale di Rcs: la posizione dei soci

A conti fatti l’aumento di capitale di Rcs Mediagroup, così come il progetto finanziario nella sua completezza, deve poggiare per forza di cose sull’intento collaborativi degli azionisti: significa che tutti gli azionisti, siano essi piccoli risparmiatori o grandi investitori, devono partecipare all’aumento di capitale di Rcs Mediagroup. Ovviamente, gli investitori che non vogliono partecipare all’aumento di capitale di Rcs Mediagroup vedranno fortemente ridotto, se non completamente azzerato, il valore del proprio investimento iniziale.

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