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L’apertura partita IVA

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L’apertura partita Iva è una delle operazione che più sono frequenti nell’ambito dell’attività economica del nostro Paese. A dire il vero anche al di fuori dei nostri confini nazionali avviene la apertura partita Iva anche se in occasioni e con modalità differenti. Per quanto riguarda il nostro discorso, di contro, facciamo bene a considerare la apertura partita Iva come una delle principali operazioni propedeutiche all’avvio di un’attività economica degna di questo nome: una delle operazioni a dire il vero non tanto propedeutiche quanto piuttosto obbligatoria in base a quanto disciplina il nostro codice civile in materia di attività economica provata. E in materia di Costi Apertura Partita IVA, Spese Apertura Partita IVA, Apertura Nuova Partita IVA, Modulistica Apertura Partita IVA, Agevolazioni Apertura Partita IVA, Apertura Partita IVA Giovani.

 

L’apertura partita IVA e gli altri obblighi

Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, procediamo con ordine e iniziamo a comprendere le caratteristiche fondamentali della apertura partita Iva. A dire il vero è prassi accostare la apertura partita Iva ad altre due operazioni all’inizio di un’attività economica: nella fattispecie ci riferiamo alla segnalazione dell’attività fatta pervenire all’Agenzia delle Entrate entro i tempi stabiliti dalla legge e alla scelta del regime contabile che la nostra nuova impresa manterrà per il suo sviluppo. Dunque, solo portate a termine queste tre operazioni iniziali, allora si potrà definire come avviata una nuova attività economica secondo tutti i canoni previsti dal nostro ordinamento giuridico nazionale.

 

 

L’apertura partita IVA: come fare

Per quanto concerne la apertura partita Iva in senso più specifico le operazioni da portare avanti non sono né tante né difficili: basta, in primo luogo, entrare facilmente in possesso della corretta documentazione per poi consegnarli agli uffici competente al livello locale. In fin dei conti si tratta di 11 caratteri alfanumerici di cui i primi sette individuano il contribuente in questione, altri tre marcano il codice dell’ufficio di riferimento e l’ultimo ha solo valore di controllo nell’ambito della apertura partita Iva. Tutto ciò, ovviamente, in maniera intuibile, vale per le persone fisiche. Per gli altri soggetti, la apertura partita Iva vale anche come codice fiscale casomai il soggetto in questione non fosse già in possesso di proprio codice fiscale al momento della apertura partita Iva.

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