L’accatastamento dei fabbricati rurali

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L’accatastamento dei fabbricati rurali rappresenta una di quelle operazione non di facilissima lettura o, almeno, una di quelle operazioni per cui, come si sul dire in questi casi, serve l’addetto ai lavori di turno. In effetti è vero che l’ accatastamento dei fabbricati rurali richiede un minimo di esperienza, ma è altrettanto vero che serve conoscere qualche piccola operazione per evitare i classici errori che sono sempre molto frequenti in operazioni meccaniche e poco frequenti come quelle simili all’ accatastamento dei fabbricati rurali. E per saperne di più in merito a Ruralità di un Immobile, Accatastamento Fabbricati Rurali ICI, Accatastamento Fabbricati Rurali Proroga 2013, Obbligo di Accatastamento Fabbricati Rurali, Termini Accatastamento Fabbricati Ex Rurali,  Costo Accatastamento Fabbricati Rurali, Scadenza Accatastamento Fabbricati Rurali 2011 e Accatastamento Fabbricati Rurali 2012.

L’accatastamento dei fabbricati rurali: la legge

Ma, come nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, occorre cominciare dai dati di fatto sottolineando come la prima operazione da portare a termine al momento dell’ accatastamento dei fabbricati rurali consiste nel cambio di categoria al catasto. Nel senso che la prima cosa di cui accertarsi e, nel caso, da fare, è registrare il fabbricato rurale in questione al catasto dei fabbricati e non più al catasto dei terreni. Tale operazione si fa attraverso la presentazione del cosiddetto Doc.Fa, vale a dire la denuncia catastale di accatastamento degli immobili. Ma attenzione, quella che abbiamo finora espresso è la regola generale di base per quanto concerne l’ accatastamento dei fabbricati rurali, ma non mancano le eccezioni.

L’accatastamento dei fabbricati rurali: i casi particolari

Vi sono infatti alcune categorie di fabbricati che sono esclusi dall’obbligo di accatastamento e che quindi non sono coinvolti neanche nelle consuete operazioni di accatastamento dei fabbricati rurali che abbiamo appena esemplificato. Le fattispecie di tali immobili sono contenuti all’interno del D. M. 28/98 e sono: manufatti con una superficie coperta inferiore agli 8 metri quadrati, le serre adibite a coltivazione e protezione del suolo naturale, le vasche per l’acquacoltura o per l’irrigazione, i manufatti isolati privi di copertura, le tettoie, i porcili, i pollai, pozzi e simili che abbiano un’altezza inferiore ai 180cm e un volume inferiore ai 150 metri cubi. Per le restanti tipologie occorre l’ accatastamento dei fabbricati rurali.

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