La riapertura delle banche a Cipro

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La riapertura delle banche a Cipro ha creato una lunga serie di problemi. A conti fatti la riapertura delle banche a Cipro avviene dopo 12 giorni di chiusura forzata decisa dalle autorità locali: 12 giorni di chiusura durante i quali è stata resa pubblica la crisi, lo stato delle banche, il rischio di default per l’isola e, infine, il piano di salvataggio per evitare la bancarotta dello stato. E’ la prima volta per quanto riguarda uno stato all’interno dell’Unione Europea che si decide la riapertura delle banche a Cipro dopo una chiusura forzata.

La riapertura delle banche a Cipro: il caos

In effetti la riapertura delle banche a Cipro dopo ben 12 giorni testimonia già di per sé l’eccezionalità di quanto accaduto e, al momento, rappresenta anche una delle poche soluzioni praticabili per una buona parte della popolazione preoccupata per la propria condizione creditizia. Prima della riapertura delle banche a Cipro, infatti, l’unico modo che i singoli correntisti avevano per portare via dalle casse delle banche al centro della riorganizzazione i propri risparmi era il prelievo tramite bancomat che, come tutti noi sappiamo, è un prelievo condizionato per quanto riguarda la cifra. Prima della riapertura delle banche, infatti, non c’è stata alcuna possibilità di superare la cifra di 300 euro come tetto massimo di prelievo giornaliero.

La riapertura delle banche a Cipro: contro il prelievo forzoso

Il problema che si paleserà nuovamente in seguito alla riapertura delle banche a Cipro, ruota anche intorno alla questione del prelievo forzoso: abbiamo spiegato già in altre occasioni che il prelievo forzoso interverrà solo per i conti correnti con saldo superiore ai 100 mila euro, ma ciò non esclude la corsa allo sportello per effettuare prelievi maggiori.

 

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