I fondi comuni di investimento

fondi comuni di investimento

Le manovre fiscali cui tutti abbiamo avuto modo di assistere nel corso dell’anno appena trascorso hanno apportato alcune notevolissime modifiche in merito a quelli che sono i ben noti fondi comuni di investimento.
Per la precisione, infatti, dal 1 gennaio 2012 sui fondi comuni di investimento è stata fissata una tassa pari al 20% del guadagno ottenuto in presenza di disinvestimento. Come è accaduto per i fondi comuni di investimento, la tassazione al 20% ha riguardato anche i corporate bond, le azioni, i conti di deposito e la maggior parte dei restanti strumenti finanziari che non hanno mantenuto l’aliquota del 12,50 %.

Altre importanti novità sui fondi comuni di investimento

Oltre alla tassazione al 20% sul guadagno ottenuto, rientra tra le importantissime novità relative ai fondi comuni di investimento anche la tassa patrimoniale. Prima di quest’anno, infatti, tale imposta ammontava allo 0,10% del patrimonio (tetto minimo di 34,20 euro e tetto massimo di 1.200). Oggi, invece, la patrimoniale per i fondi comuni di investimento si assesta allo 0,15%. Proseguendo, l’esclusione del tetto massimo è un’altra importantissima novità di cui parleremo nel prossimo paragrafo.

Ultimi dettagli relativi ai fondi comuni di investimento

A differenza di quanto accadeva prima che i fondi comuni di investimento venissero “ritoccati”, dal 2013 in poi non è previsto alcun tetto massimo rispetto a quella che è l’imposta patrimoniale cui abbiamo accennato nel concetto espresso in precedenza.
In conclusione, i fondi comuni di investimento non saranno aggravati dalla nuova tassa per l’Iva al 21% sulle commissioni.
Infine, i fondi comuni di investimento saranno riportati dai mezzi di comunicazione per quelli che sono i loro valori lordi e non rispetto al netto della tassazione prevista.

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