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Quali sono i tagli alle pensioni 2013?

tagli alle pensioni 2013

Uno dei temi più caldi che hanno interessato il governo tecnico uscente (e che con molta probabilità interesserà anche il nuovo presidente del Consiglio) riguarda senza ombra di dubbio quelli che sono i famigerati e temutissimi tagli alle pensioni 2013.
Per la precisione, infatti, la situazione di esodati e pensionati risulta ancora poco chiara e ciò che più preoccupa i diretti interessati è come e se la legge ideata dal Ministro del Wellfare Elsa Fornero verrà confermata o, volendo, modificata.

Esodati e tagli alle pensioni 2013

Una delle questioni che il governo di Mario Monti non ha avuto il tempo né la possibilità di definire, riguarda dunque gli esodati, ovvero quei lavoratori in mobilità (si stima ce ne siano quasi 400mila) che ora potrebbero rimanere drammaticamente senza ricevere pensione.
Prima delle elezioni politiche 2013, il governo tecnico era riuscito a trovare i mezzi per risolvere la situazione di circa 230mila esodati, senza però avere modo di concludere la manovra né di accontentare tutti coloro che riversano in questa dura e spiacevolissima situazione.
E per quanto riguarda i tagli alle pensioni 2013?

Ecco i tagli alle pensioni 2013

Per quanto riguarda i tagli alle pensioni 2013, dunque, l’anno nuovo porterà 50 euro al mese in meno per chi lascia il lavoro prima dei 65 anni. Al 1° Gennaio, infatti, e per i prossimi tre anni a venire, risulteranno essere validi i nuovi coefficienti di calcolo dei trattamenti contributivi e ciò, purtroppo, andrà a penalizzare la suddetta categoria di lavoratori italiani.
I coefficienti di trasformazione, del resto, prevedono un assegno più basso di circa il -3%.

 

 

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