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Ultimissime su scudo spread

scudo spread

E’ cominciato alle 15 in punto dello scorso Giovedì ed è durato complessivamente ben 13 ore: stiamo parlando del vertice Ue sullo scudo spread che ha visto accolte le richieste dell’Italia e “fortificata la situazione dell’Eurozona”.
Alla fine, infatti, la Germania di Angela Merkel si è arresa e il cosiddetto scudo spread, o più precisamente il meccanismo anti-spread, è stato accettato.
Nell’esattezza, il primo ministro italiano Mario Monti e il premier spagnolo Mariano Rajoy avevano chiesto con forza e assoluta determinazione l’attuazione di una manovra che potesse alleggerire i pesanti vincoli dei fondi salva-stati Efsf e Esm.
Attraverso lo scudo spread, infatti, molti Stati otterranno un cospicuo aiuto nei confronti della situazione di crisi contro cui da tempo stanno lottando.

I risultati del vertice sullo scudo spread

Secondo quelli che sono i risultati finali dell vertice Ue sullo scudo spread e sulla manovra “salva- Stati”, il Presidente del Consiglio Monti si è dichiarato, nonostante qualche piccola difficoltà di percorso, davvero molto soddisfatto.
Grazie alle pressioni a seguito delle quali la Germania ha ceduto, infatti, Efsf e Esm (che verrà costituito a breve) potranno acquistare i titoli di debito di quelle nazioni che, pur figurando tra i vertici europei, sono al momento surclassate dai mercati.

Le trattative a seguito del vertice sullo scudo spread

Ovviamente, non tutte le condizioni richieste da Italia e Spagna durante il suddetto vertice sono state accettate. A seguire, infatti, si sono tenute lunghe trattative con lo scopo, da parte della Merkel, di attutire e contenere i danni della decisione sullo scudo spread.
Inizialmente, infatti, Monti aveva chiesto che fosse concessa ad Esm una licenza bancaria che gli consentisse di attingere fondi dalla Bce in maniera illitata, ma quello che è stato deciso sullo scudo spread è invece che Efsf e Esm dovranno dare soldi agli istituti di credito da subito, e non soltanto dopo aver reso partecipi gli Stati.
A breve, dunque, troverà attuazione anche il piano da 120 miliardi di euro volto a ricapitalizzare la Banca europea e a finanziare le infrastrutture.
Intanto, lo spread scende di altri 40 punti.

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