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Disoccupazione laureati 2012

disoccupazione laureati 2012Disoccupazione laureati 2012: le statistiche parlano chiaro. Dal 2011 la disoccupazione laureati 2012 è salita esponenzialmente del 41% rispetto al 2011. Un dato inquietante, se si pensa che la crisi economica si sconfigge solo se si decide di investire nella formazione dei giovani e nella tecnologia. Da cosa dipende il tasso della disoccupazione laureati 2012? I fattori sono diversi: l’assenza di un posto di lavoro stabile o precario, il totale distacco tra l’ambiente universitario italiano e le richieste del mercato del lavoro, le scarse opportunità lavoro per i giovani, il mancato turn-over dei dipendenti pubblici pur di fare cassa e di risparmiare nel bilancio dello stato. Analizziamo i dati della disoccupazione laureati 2012 per vedere tutte le conseguenze e le soluzioni per arginare il fenomeno.

Disoccupazione laureati 2012 ed opportunità di lavoro mancate

Se da un lato la disoccupazione laureati 2012 avanza, dall’altro un lavoro definito come “poco nobile per il proprio corso di studi” può essere snobbato senza troppi problemi, senza pensare alla crisi economica in corso. Infatti, dal 2011 l’Abruzzo è in attesa di panettieri che non riesce a trovare, settori come l’edilizia non trovano operai specializzati (quindi con laurea in ingegneria). Il 41% del tasso di disoccupazione laureati 2012 corrisponde al dramma di 1,5 milioni di persone. Tra queste, 304000 non sono in gradi di entrare nel mondo del lavoro paradossalmente a causa della propria laurea. La disoccupazione laureati 2012, infatti, non sembra importare a molti atenei italiani, che continuano a dare corsi senza sbocchi che non siano di tipo accademico: anche la riforma dell’università (nota come 3+2) che doveva garantire una certa flessibilità e un’entrata più veloce nel mondo del lavoro ha invece comportato una doppia laurea, quasi obbligatoria per avere un corso di studi completo.

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Disoccupazione laureati 2012: le scelte personali

Per gli italiani è inutile sperare nel posto di lavoro da dipendenti pubblici a tempo indeterminato. Del resto un mercato del lavoro instabile non consente di scegliere un corso di studi rispondente alle richieste (perché il primo cambia troppo velocemente rispetto al secondo). Per combattere la disoccupazione laureati 2012, il consiglio è quello di riprendere dai nostri nonni: almeno faremo ciò che ci appassiona…

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