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Il decreto ingiuntivo condominiale

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Il decreto ingiuntivo condominiale rientra nell’ambito di tutte le nuove misure che sono entrate in vigore a seguito della riforma della legge sui condomini. Ovviamente, in maniera intuibile, il decreto ingiuntivo condominiale non è l’unica novità perché, ad onor del vero, la riforma della legge sui condomini è stata oggettivamente ampia e ha investito bene o male quasi tutti gli ambiti che vanno governati all’interno della condivisione degli spazi condominiali e non solo. Ma anche tutto quanto riguarda le questioni più strettamente economiche e le modalità di pagamento, argomento questo sempre molto dibattuto. Come anche Decreto Ingiuntivo su Fatture, Decreto Ingiuntivo Provvisoriamente Esecutivo, Come Fare un Decreto Ingiuntivo, Opposizione Decreto Ingiuntivo, Ricorso per Decreto Ingiuntivo e Costo Decreto Ingiuntivo.

Il decreto ingiuntivo condominiale: come funziona

Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai procediamo con ordine e iniziamo a fare una serie di considerazioni preliminari in merito al decreto ingiuntivo condominiale e tutto quanto vi è collegato. In primo luogo occorre sottolineare che l’introduzione del decreto ingiuntivo condominiale rientra nell’ambito delle misure di inasprimento nei confronti dei morosi presenti in una serie di condomini. Ma, attenzione, sarebbe sbagliato puntare sul fatto che la nuova legge introduce misure più ristrette in quanto la riforma tende solo a potenziare gli strumenti già esistenti.

Il decreto ingiuntivo condominiale: le regole

I compiti dell’amministratore per quanto concerne il decreto ingiuntivo condominiale sono abbastanza chiari: la sua scelta se intervenire o meno scompare lasciando il posto ad un obbligo di intervento per l’amministratore di condominio nei confronti del condomino moroso entro sei mesi massimo dalla chiusura dell’esercizio. Significa che entro sei mesi l’amministratore avrà l’obbligo di richiedere ad un giudice competente un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo perché, qualora non lo facesse, dovrebbe assumersene in prima persona la responsabilità con il risultato che la mancata richiesta al giudice di decreto ingiuntivo condominiale diventerebbe una grave irregolarità nell’ambito del suo operato e potrebbe essere causa di revoca del suo stesso mandato. Non ci saranno i consueti passaggi in assemblea e discussioni in merito alla vicenda perché, con l’entrata in vigore della nuova riforma della legge sul condominio, l’unica tappa è dettata dall’obbligatorietà del decreto ingiuntivo condominiale.

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