I tassi usurai delle banche: cerchiamo di capirne di più
Se negli ultimi tempi avete pensato di accendere un mutuo, e a tal proposito vi siete guardati un po’ intorno, avrete senz’altro sentito parlare dei cosiddetti tassi usurai delle banche.
Ma cosa sono esattamente? In cosa consistono e perché ci mettono tanto in allerta? A cosa dobbiamo prestare attenzione e quali sono i parametri da conoscere per evitare una spesa eccessivamente alta?
Se volete avere una risposta a queste, e a molte altre domande, continuate a leggere quanto segue. Procedendo con ordine e provando a far quanta più chiarezza possibile, parleremo dei tassi usurai delle banche e vi informeremo al riguardo affinché il vostro mutuo possa rivelarsi quanto più sicuro e proficuo possibile.
Quand’è che si parla di tassi usurai delle banche?
Scendendo nei dettagli, si fa riferimento ai cosiddetti tassi usurai delle banche quando ci si accorge che il tasso applicato per il proprio mutuo è più alto del dovuto e, per tali ragioni, supera le soglie che, ogni tre mesi, vengono stabilite al riguardo dalla Banca d’Italia (esse, maggiorate come stabilito dalla legge, non devono mai essere inferiori a ciò che chi accende un mutuo deve alla sua banca in materia di interessi).
A tal proposito, nel caso in cui il titolare di un mutuo si ritrovi in presenza dei summenzionati tassi usurai delle banche, sarà possibile ottenere la relativa regolarizzazione.
Ma come capire se i tassi del proprio mutuo rientrano effettivamente tra i suddetti tassi usurai delle banche?
Online, fortunatamente, esistono alcuni pratici e rapidi strumenti che aiutano l’utente a scoprire la presenza (eventuale) dei tassi usurai delle banche.
Scelto lo strumento che fa maggiormente al caso vostro, avviate il calcolo e date un’occhiata a quanto emerso dalla ricerca.
In caso di tasso al di fuori dell’ammissibile, la legge è ovviamente dalla vostra parte: non indugiate e fatevi sentire. Eventuali tassi usurai delle banche non possono essere applicati.
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