Sussidio di disoccupazione 2013

Sussidio di disoccupazione 2013: con la Riforma Fornero inizia la sperimentazione con l’Aspi. Quando gli italiani si rivolgeranno all’INPS dopo aver perso il lavoro per richiedere il sussidio , si troveranno direttamente con la nuova assicurazione per la perdita del posto di lavoro. Come funziona l’Aspi? Quali sono i requisiti che gli italiani devono dimostrare per avere il nuovo sussidio di disoccupazione 2013?

Il sussidio di disoccupazione 2013 per gli italiani per chi ha perso il lavoro

Per richiedere il nuovo sussidio di disoccupazione 2013, dovrete dimostrare presso gli sportelli dell’INPS che:

• Avete alle spalle due anni di assicurazione;
• Avete un anno di contributi versati nei due anni precedenti alla vostra richiesta.

L’importo del sussidio dipende dalle vostre settimane di contribuzione nell’arco dei due anni. Tutti i vostri contributi verranno divisi per il numero di settimane e successivamente moltiplicati per 4,33. Il nuovo sussidio sarà pari al 75% del vostro stipendio. Se questo supera i 1180 euro, il 75% verrà calcolato sui 1180 euro. Sulla parte restante, verrà applicata un’Aspi del 25%, poi entrambe andranno a concorrere al vostro nuovo sussidio. Come per il vecchio sussidio, l’Aspi verrà sospesa nel caso riusciate a trovare un lavoro (anche a tempo determinato) dopo la vostra comunicazione obbligatoria per legge. In questo caso, l’Aspi verrà sospesa per 6 mesi. Terminati i sei mesi, potrete continuare a percepire il sussidio fino al termine naturale (che, ricordiamo, è di 12 mesi per gli under 50 e di 18 mesi per gli italiani che hanno più di 50 anni). Chi ha perso il lavoro avrà inizialmente il 75% del proprio reddito precedente (più il 25% per redditi superiori ai 1180 euro), poi l’Aspi verrà ridotta del 15% nei successivi sei mesi, per ridursi infine di un altro 15% per gli ultimi 6 mesi.

Come andrà il nuovo sussidio di disoccupazione 2013?

La riforma Fornero è appena partita, quindi non sappiamo come andrà il nuovo sussidio. Vedremo come andrà a finire. Nell’attesa non possiamo fare altro che cercare nuove opportunità…