Il codice tributo. Basta poco per dare i numeri.

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Spesso, in sede di dichiarazione fiscale, è importante utilizzare il codice tributo specifico, salvo che non sia espressamente menzionato il contrario.

E così può capitare di fare confusione nella carrellata alfanumerica, tra sigle e numeri. Tutti diranno: “A me non è successo mai”. Eppure, potrebbe succedere anche perché quelli utilizzati, a livello locale (comunale, provinciale e regionale) sono approvati dalle singole istituzioni e non vi è ancora stato un “federalismo fiscale” unificato (ci manca molto il modello Usa).

Più che di federalismo, stiamo assistendo ad una sorta di “regionalismo” unificato come sostenne un noto “pubblicista”, all’epoca della più recente modifica della Costituzione della Repubblica Italiana.

Vediamo alcune informazioni utili sul codice tributo che possano servire a placare un po’ quell’ansia da fisco-fobia a cui siamo soggetti, nella volontà di essere ligi al dovere da cittadini-contribuenti.

C’è ancora tempo fino al 16 luglio per Imu e Tasi

Soliti ritardatari? No problem! Basta rimediare. Se riuscite a pagare entro il 16 luglio, malgrado il ritardo non pagherete nessuna sanzione.

Ma vi ricordiamo il codice tributo specifico da utilizzare, in quanto basta un’inesattezza a crearvi qualche problema.

Si tratta per l’Imu del:

  • Codice Tributo 3912 (Imposta municipale propria su abitazione principale e relative pertinenze)
  • Codice Tributo 3913 (Imposta municipale propria per fabbricati rurali ad uso strumentale)

Si tratta per la Tasi, se pagata in ritardo del:

  • Codice Tributo 3962 (Interessi)
  • Codice Tributo 3963 (Sanzioni).

Il modello da compilare è l’F24.

Un fisco semplice. Prendiamo spunto dagli Usa

Tra balzelli vari, c’è bisogno di un consulente tributarista che ci illumini il sentiero. Molto convince il modello Usa.

Ad esempio, negli Usa le spese documentate sono scaricate, in modo indifferenziato, dalle tasse per il 40%. In Italia, invece, le spese documentate per ogni voce fiscale (Con codice tributo specifico, se non specificato differentemente) sono scaricabili solo se previste dalla legge. Spesso la legge prevede l’espresso richiamo delle componenti di costo da decurtare da quella classe di importo. E bisogna rispettare i dettami della legislazione di settore che il più delle volte è eterogenea e non viene quasi mai fatta un’effettiva opera di integrazione, per permettere a tutti, autonomamente (senza rivolgersi per forza ed ogni volta ad un consulente commercialista o tributarista) di compiere il proprio dovere.

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