Cosa sono SDD e RID bancario

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Parole come SDD e RID bancario, o forse è meglio parlare di formule o meglio ancora di concetti in un’occasione di questo tipo, sono molto comuni nella nostra vita di tutti i giorni per quanto concerne la nostra attività economica. A conti fatti, in pratica, concetti come SDD e RID bancario sono estremamente frequenti nell’ambito dei pagamenti che si effettuano in banca e quindi SDD e RID bancario sono parole chiave per chi gestisce il proprio conto corrente e ha, per l’appunto sottoscritto questo tipo di opzione. Perché occorre anche tener presente che SDD e RID bancario non sono concetti obbligatori quanto piuttosto formule opzionali di pagamento bancario.

 

Cosa sono SDD e RID bancario: le novità

Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, procediamo con ordine e iniziamo a comprendere alcuni degli elementi di base che più potrebbero esserci di aiuto e di sostegno nel corso della nostra disanima su SDD e RID bancario e sui cambiamenti dell’ultim’ora, disanima comunque sintetica per le ben note ragioni di spazio. A conti fatti SDD e RID bancario sono la stessa cosa, o meglio si tratta in entrambi i casi di sistemi di addebito sul conto corrente bancario: il RID è quello che già conosciamo e che ha da poco lasciato il posto al nuovo SDD (acronimo che sta per Sepa Direct Debit). Possiamo dunque dire che SDD e RID bancario hanno la stessa funzione e che il secondo sostituisce il primo.

 

Cosa sono SDD e RID bancario: cosa cambia

Il cambiamento nel SDD e RID bancario, è avvenuto in maniera automatica lo scorso 1° febbraio: non cambia niente dal punto di vista meramente funzionale perché SDD e RID bancario continuano ad essere accettati in 33 Paese, vale a dire all’interno dei 28 Paesi membri dell’Unione Europea con l’aggiunta di Svizzera, Principato di Monaco, Liechtenstein, Norvegia e Islanda. E, inoltre, c’è anche da sottolineare come SDD e RID bancario continueranno ad assicurare il corretto svolgimento di ogni tipo di addebito (dalla classica bolletta a tutto il resto) senza che l’intestatario del conto corrente debba modificare alcunché. 

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